Programma: FSE - POR 2007-2013 – Ob. Competitività regionale e occupazione
Bando e Dgr: Dgr n. 448 del 04/04/2014 – FARE RETE PER COMPETERE
Titolo progetto: WelfareNET: la rete che produce bene-essere
Ambito tematico: RETI TERRITORIALI PER LA CONCILIAZIONE per sostenere la crescita, l’occupazione e la coesione sociale
Ambito territoriale: Padova e Rovigo
Ente proponente: Ente Bilaterale Veneto F.V.G.
Partner operativi: Ente Bilaterale Padova, EBiRO, Adapt, Innova srl
Partner di rete: Confesercenti e Confcommercio di Padova e Rovigo
Filcams-CGIL Regionale e provinciale di Padova e Rovigo
Fisascat-CISL Regionale e provinciale di Padova e Rovigo
UILTuCS-UIL Regionale e provinciale di Padova e Rovigo
Comuni di Este, Solesino, Montagnana, Cittadella, Vigonovo, ecc.
Forum del Terzo Settore e cooperative di servizi di welfare
Camera di Commercio di Padova
ULSS 15
ETRA SpA
Associazione Genitorialità
Partner aziendali: Aziende commerciali e turistiche di Padova e Rovigo
Start-up d'impresa per erogare servizi di welfare
Contesto generale
Il tema del Welfare aziendale, ma anche territoriale e contrattuale, è una delle modalità più immediate e concrete con le quali si riescono at attivare politiche imprenditoriali di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro.
Da un punto di vista imprenditoriale infatti il welfare può incrementare la produttività e migliorare la qualità del servizio valorizzando la risorsa umana; da un punto di vista sociale, può ridurre la perdita del potere d’acquisto dei lavoratori, sostenere le famiglie e far fronte ai mutati contesti socio-famliari che vedono sempre più famiglie mono-parentali, sempre più anziani da accudire, un maggior coinvolgimento degli uomini alla vita famigliare, non facilitati dall’allungamento delle permanenza al lavoro dei soggetti interessati.
La Comunità Europea ha dichiarato il 2014 l’anno della conciliazione vita-lavoro, ma a livello nazionale le risorse stanziate dal governo italiano per politiche sociali è crollato di oltre il 63% tra il 2010 e il 2011 e di un ulteriore 37% tra il 2011 e il 2012 passando da un invesstimento di 1.339 a 160 milioni di euro.
In un contesto in cui la spesa pubblica mira ad una riduzione progessiva, in cui cresce sensibilmente il ruolo del volontariato privato e del terzo settore, in cui viene rafforzato sia nella contrattazione collettiva che nella recente legislazione il ruolo della bilateralità (L. 2/2009) e dell’assistenza sanitaria integrativa privata e contrattuale, siamo in una fase in cui la welfare society sta prendendo il posto del welfare state e in cui le imprese e il territorio saranno chiamate sempre più ad avere un ruolo attivo in questo senso.
Obietti e strutturazione del bando
Il bando prevede la presentazione di un’Azione di sistema strutturata in due proposte progettuali collegate fra di loro:
o la gestione degli orari di lavoro e di organizzazione aziendale per facilitare la conciliazione vita-lavoro
o la realizzazione di una rete tra soggetti pubblici-privati e la realizzazione di nuovi servizi/modelli di conciliazione vita-lavoro
o un protocollo contrattuale siglato dalle parte sociali relativamente al modello di gestione degli orari di lavoro
o azioni di formazione, consulenza, tirocini e star-up d’ìmpresa per la sperimentazione di servizi di welfare
Obiettivo generale del progetto
L’obietivo principale del progetto è quello di valorizzare il ruolo del welfare aziendale, territoriale e contrattuale, valorizzando contemporaneamente le esperienze e i servizi di welfare già presenti sul territorio, facilitando la creazione di nuovi servizi, strutturandoli e rendendeli accessibili al tessuto imprenditoriale Veneto di piccole e piccolissime imprese, non sempre preparate a gestire la governance di un progetto di welfare aziendale.
Il progetto si struttura in 4 principali fasi, le prima 3 nel progetto di modelizzaizone, le altre 2 nel progetto di sperimentazione:
Indagine sui fabbisogni di lavoratori e sui servizi del territorio
La prima azione su cui verteranno tutte le attività successive sono 2 indagini che verranno svolte nei territori interessati del progetto:
Nuovo modello per la gestione degli orari
A seguito dell’indagine elaborata e di una ricerca comparativa che miri a confrontare le esperienze dei territori interessati con esperienze di interesse in altri territori nazionali (Reggio Emilia e Prato, in particolare) ed europei si cercherà di strutturare un modello per la gestione degli orari di lavoro e la riorganizzazione aziendale che punti in particolare ad incidere su due criticità particolari che coinvolgono i settori del Commercio e del Turismo:
- la liberalizzazione degli orari nel settore del commercio che rende particolarmente complicata la conciliazione tra gli interessi di sviluppo dell’impresa e le esigenze personale e familiari dei lavoratori e spesso anche dei piccoli imprenditori stessi
- la stagionalità nel del turismo, ma non solo, che impone tempi di lavoro e di vita molto intensi e spesso concentrati nei momenti di ferie e di festività in territori e periodi dell’anno che non sempre facilitano la gestione delle dinamiche personali e familiari.
La rete del welfare
Esistono molteplici soggetti che erogano servizi che facilitano la conciliazione vita-lavoro, ma che operano in maniera completamente disorganica tra di loro ed autonoma: gli enti bilaterali in primis, i comuni, le associazioni sportive e di volontariato, le cooperative sociali e il terzo settore in genere, alcune imprese private.
Il progetto mira a creare una rete tra tutti i questi soggetti che permetta di valorizzare le esperienze di ognuno, a facilitare la creazione di nuovi servizi al fine di approcciare le imprese con una proposta progettuale di welfare permetta di abbattere sensibilmente i costi a carico dell’azienda con un vantaggio immediato non solo lavoratorie e imprese, ma anche per il territorio.
Questa rete sarà costituita sostanzialmente da 4 tipologie di soggetti:
- enti e organismi bilaterali
- enti pubblici e autonomie locali
- terzo settore e volontariato sociale
- imprese private
Il progetto di welfare aziendale
Nell’ambito delle azioni di sperimentazione si intende realizzare un servizio rivolto alle imprese definiizone e governance di un progetto di welfare aziendale personalizzato e costruito ad hoc sulle esigenze dei lavoratori della singola azienda.
Le azioni che saranno rivolte alle imprese in questo senso sono le seguenti:
Il progetto di welfare aziendale potrà prevedere sinteticamente 4 tipologie di servizi/interventi
Lo start-up di nuove imprese
Nell’ambito del progetto di sperimentazione, si mira anche a favorire la creazione di nuove imprese o di nuovi rami d’impresa piuttosto che l’apertura di nuove unità locali al fine di attivare servizi di welfare di cui un territorio è carente e che rappresentano una delle esigenze dei lavoratori rilevate nella fase di indagine.
A tale nuove aziende saranno forniti i seguenti servzi:
Tra i servizi e le nuove start-up di impresa, si evidenziano in particolare le seguenti sulle quali è già stato rilevato un interesse specifico di imprenditori e neo-imprenditori, rispetto ai temi del progetto:
Il facilitatore del welfare
Tra i nuovi servizi e professionalità che verranno attivati, c’è sicuramente una figura professionale o servizio che potremmo chiamare il facilitatore del welfare che è quella figura capace di relazionarsi con la rete di servizi del welfare da una parte e con le imprese dall’altra sviluppare progetti di welfare aziendale capaci di valorizzare i servizi offerti dalla rete di strutture e nello stesso tempi ai attivare servizi territoriali che rispano al fabbisogno di lavoratori più aziende che individualmente altrimenti non sarebbero in grado di attiara il servizio di cui necessitano.
Le azioni del progetto
Progetto di modelizzazione
Orari flessibili, nuove organizzazione del lavoro e/o altre azioni di conciliazione
La rete dei servizi per la conciliazione attraverso nuove sinergie tra pubblico e privato
Progetto di sperimentazione
Una nuova cultura delle conciliazione
Esperienze di nuovi serviz territoriali per la conciliazione e supporto all’avvio di impresa
Perché aderire al progetto
I comuni
Tramite il progetto e la rete di strutture che erogano o finanziano servizi di welfare territoriale possono conoscere maggiormente i servizi presenti nel loro territorio, le esigenze dei lavoratori che sono spesso anche cittadini, ed allagare i servizi che possono essere offerti nel territorio rivolti alle famiglie, agli anziani, ai portatori di handicap che possono avere sia una valenza sociale, sia una culturale ed educativa, valorizzando l’ambito territoriale in cu si collocano.
Le imprese
Tramite il progetto, le aziende possono usufruire in forma interamente grauita dei seguenti servizi:
Cooperative, Volotariato, Terzo settore, Imprese che erogano servizi di welfare
Tramite il progetto le cooperative sociali, il associazioni sportive e di volontariato e in generale tutto il mondo del terzo settore, possono:
Le Organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria, gli stake-holder
Tramite il progetto, possono sviluppare ed sperimentare un nuovo modello di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, che da una parte valorizzi il ruolo della contrattazione e del welfare contrattuale, che valorizzi il territorio e servizi già esistenti nel territorio, che faciliti la creazione di nuove imprese e di nuova occupazione, che permetta di conciliare una maggiore produttività aziendale con un maggior benessere per i lavoratori coinvolti.
Cooperative, Volotariato, Terzo settore, Imprese che erogano servizi di welfare
Tramite il progetto le cooperative sociali, il associazioni sportive e di volontariato e in generale tutto il mondo del terzo settore, possono:
Le Organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria, gli stake-holder
Tramite il progetto, possono sviluppare ed sperimentare un nuovo modello di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, che da una parte valorizzi il ruolo della contrattazione e del welfare contrattuale, che valorizzi il territorio e servizi già esistenti nel territorio, che faciliti la creazione di nuove imprese e di nuova